1611 - Viola da gamba tenore
Tavola in due pezzi d'abete di grana media con fori di risonanza a effe. Al centro delle CC vi sono giunzioni dei filetti. Presenta piccole fratture ai margini del corpo inferiore e superiore. Fondo in in unico pezzo d'acero riccio con marezzatura evidente e morbida, tagliato tangenzialmente. È bombato fino alla "gobba", che è piatta. Nella nocetta, parzialmente ricostruita, ha impressa a fuoco una "W" che potrebbe essere letta come "M". Fasce in cinque pezzi dello stesso legno del fondo, che presentano alcune fratture nei lobi inferiori (riparate anche con l'insimento di piccoli tasselli) e nel lobo superiore sinistro, dove vi sono anche stuccature per riparare danni provocati da insetti xilofagi. Cavigliere originale con la cassetta dei piroli con forature modificate per la montatura da 6 a 4 e, poi, di nuovo, da 4 a 6 corde. Vernice giallo-oro, non colorata. La montatura a 5 corde è ricostruzione moderna.
- 1611, Cremona
- Antonio et Hieronimus fr Cremonen Andreae fil 1611 (molto deteriorata)
- 50,1 cm
- 25,1 cm
- 16,8 cm
- 31,1 cm
- 5,1 cm
- 7,3 cm
- 7,4 cm
- 17,4 cm
- 5,2 cm
- 3,85 cm
- Mosca (RU), Collezione di Stato
- A. S. Kochergin, 1988
- La lettera "M" marchiata a fuoco sulla nocetta, simile a quella del Basso di Viola di Oxford, potrebbe voler dire "Medici" e far provenire, quindi, lo strumento da Firenze;
- Madame Popov (Simferopol) 1920; Russian State Collection 1948
- 1988, Cremona: Stradivari e i grandi della liuteria cremonese dall'URSS; 2006, Cremona: Il DNA degli Amati
- Boyden 1985; AA.VV. 1988; S. a. 2004 (I); Cacciatori-Carlson-Chiesa 2006
creato: | giovedì 8 marzo 2012 |
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modificato: | giovedì 23 marzo 2017 |