4. Cimeli liutari alla Libreria Civica di Cremona
Alla Biblioteca Statale di Cremona è custodito l’ampio carteggio del conte Ignazio Alessandro Cozio di Salabue, giunto a Cremona nel 1930 con il deposito perpetuo dei cimeli stradivariani di Giuseppe Fiorini al Comune di Cremona. Le carte, dopo essere state custodite al Museo Civico, dal 1956 furono date “in uso”, assieme ai cimeli liutari cremonesi, alla Scuola internazionale di liuteria. In questa occasione fu redatto un inventario con descrizioni imprecise (Gregori 2014) e, “dopo il 1973. In seguito pervennero alla Libreria civica di Cremona”, dove sono state schedate da Emilia Bricchi (Bricchi-Piccioni 1987), ma a mio parere dovrebbero esservi giunte entro il 1976, in concomitanza con il ri-trasferimento dei cimeli liutari al Museo Civico, dove furono esposti provvisoriamente nella Sala Manfredini e dal 1979 nel nuovo Museo Stradivariano di Via Palestro.
L’intero “Carteggio Cozio” è ora riposto in quattro cartelle, alle quali si affianca una cartella con la segnatura: Ms. Cozio 94/1-136, che contiene 136 cimeli liutari – da me recentemente riordinati – provenienti, sia dalla Collezione Fiorini, sia dalla raccolta esposta sin dalla fine dell’Ottocento nella “Sala dei Musicisti e Liutai” del Museo Civico, che, a rigor di logica, avrebbero dovuto trovarsi assieme a quelli del Museo Stradivariano, ora al Museo del Violino.
Non è dato sapere quale ragionamento abbia motivato il trasferimento di questi oggetti alla Libreria civica, anziché al Museo Civico. D’altra parte, almeno dal secondo dopoguerra e sino a tempi recentissimi, è stata – purtroppo – costante abitudine di chi ha avuto la responsabilità del Museo d’impoverirne le raccolte depositandone ingenti lotti in altri istituti cittadini (la vasta tipologia d’oggetti sarebbe lunga da elencare e il Carteggio Cozio ne è solo un esempio), probabilmente per la difficoltà dell’amministrazione comunale a fornire al Museo il personale necessario per la loro gestione: classificazione, conservazione, consultazione del pubblico.
Gran parte degli oggetti è riferibile con convinzione alla “Collezione Fiorini”, cioè agli oggetti costituenti l’ex raccolta del conte Cozio di Salabue, venduta nel 1920 al liutaio bolognese Giuseppe Fiorini dalla marchesa Paola Dalla Valle del Pomaro e dallo stesso Fiorini depositati in perpetuo al Comune di Cremona nel 1930. Su diversi di questi oggetti permangono due tipi di etichette: 1) etichetta di carta bianca ovale con stampato in blu un violino con una cornice, alla sommità della quale è manoscritto il numero d’un ignoto inventario (quasi certamente relativo alla Esposizione Musicale di Milano del 1881); 2) etichetta di carta bianca, con stampata in blu una cornice, entro la quale il numero d’inventario è scritto a penna “Biro”, che hanno corrispondenza con l’inventario del 1956.
Su altri quindici oggetti sono rimaste incollate – per fortuna – le etichette con i numeri dell’inventario d’inizio ‘900: la “Rubrica Y a) Liutai” (Gregori 2014), che permettono di ricondurli con sicurezza agli oggetti provenienti dalla bottega del liutaio Enrico Ceruti, donati al Comune di Cremona nel 1893 da Giovanni Battista Cerani.
Infine, una cartolina postale che raffigura il liutaio cremonese Aristide Cavalli, che era stata donata alla Scuola Internazionale di Liuteria, è giunta inspiegabilmente con lo stesso lotto alla Libreria civica.
Gli oggetti provenienti dalla collezione Fiorini sono i seguenti:
n. 1. Cartelletta di cartone grezzo con la dicitura manoscritta: «Disegni delli intaglj fatti / sulli Violini, Violoncelli / ed altri Stromenti del Celeb.° / Antonio Stradivari di / Cremona». Ha incollata l’etichetta ovale ante 1900 col n. 31 e l’etichetta dell’inventario 1956, n. 543. 28.5 x 10.43 cm.
n. 2. Scatoletta di cartone grezzo con la dicitura manoscritta: Antonio Stradivari / Occhietti osiasi ff da Violini / e stampi in legno / per ornamenti di violini. Ha incollata l’etichetta ovale ante 1900 col n. 22 e l’etichetta dell’inventario 1956, n. 277. 25.2 x 15.4 cm.
n. 3. Piccolo involto di carta paonazza con incollata l’etichetta ovale ante 1900 col n. 35. 22.5 x 13 cm circa.
n. 4. Foglietto di carta usato come involto con l’iscrizione manoscritta: «Atestati del Stradivario / Sigilli (con altra calligrafia e inchiostro: originali / già appesi a suoi Violini dove / a cio acquistati ) / Stradivario»; inv. 1956 n. A-2bis. 11.4 x 15.5 cm.
nn. 5-12. Otto foglietti di carta bianca con legacci residui e sovrapposto a ciascuno un sigillo ceruleo con impresso uno scudo italiano, all’interno troncato da una linea che inferiormente ha cinque cunei, e nei due campi due insegne simili non identificate; sopra lo scudo c’è un ovale sormontato da una croce, sui fianchi delle volute e sotto due rametti col gambo incrociato. Su uno di essi è incollata l’etichetta dell’inv. 1956, n. A-2bis. Gli otto sigilli erano conservati evidentemente nell’involto precedente. Larg. media dei foglietti 4.6 x 5.5 cm.
n. 13. Foglietto di carta usato come involto con sul dritto l’iscrizione manoscritta: «B.to dant° Girolamo Amati»; sul rovescio: «1816. 1° Aprile Milano / Questo Biglietto d'Ant° e Gerolamo Amati è falso / è di quelli delli Mantegazza / La falsità si conosce / p° p. mancarvi la lett.a e = avanti l'a= d andreae / 2° p. il caratere dei veri sono più belli e meno spessi / 3 perche i veri il C. della 2 linea del loco .... comincia tra o, e n del / Antonius ricopre, ed n. fore del tre manca li veri termina / sotto l'i di Hieronymus = / Le in conseguenza peri veri hanno li / 4. E li se righa sopra L'n de Cremonen. è ne veri un poco / storta e è in questa - orizontale / vedasi il mio nicol amati de d° autore La Viola del mongeni / più stretta del C. Mantegazza, ed altri in ... ». 10 x 13.2 cm.
n. 14. Foglietto di carta usato come involto con sul dritto l’iscrizione manoscritta: «La legenda e giusta ... di quel tempo, ma il carattere r.to è piu picolo delli B.ti originali / B. di Nicolao Amati 1681.»; sul verso: «questo Biglietto del 1681. di Nicolo / Amati era nel Violino di Stradiva / =rio Ant.° di due secoli / a me Cozio app.te; esso Big.to è falso / tutto che la sua legenda e Disposiz.e de Caratteri sia giusta col mio più bello / di d.o autore Amati, e tale falsità si vede / sia perche li carateri sono più in questo / Big.to più minuti, sia più serrati, sia perche dopo il F. / la legenda è più corta di quatro sia la ..., sia … dopo il Fil. avvi una virgola, che non esiste / ne biglietti originali, come lo è l'altro / qui unito, e tutti quelli ... che / ho veduti». 10 x 14.5 cm.
(Nell’inventario del 1956, al n. G-G, sono registrate due etichette con la seguente descrizione: «N. 2 Etichette (Antonio G. Amati) (Nicola e G. Amati)». Nell’inventario successivo del Museo Stradivariano, al n. 797, è indicata una “Etichetta Antonius & Hieroniymus Fr. Amati”, ma nessuna di Nicolò. Quella indicata dall’involto n. 14 è pertanto dispersa.)
n. 15. Etichetta a stampa: «Joseph Guarnerius Filius Andreae fecit / Cremonae fub titulo S. Terefiae 17». Ha incollata l’etichetta dell’inv. 1956, n. C-C. 1.8 x 9.2 cm.
n. 16. Foglietto di carta usato come involto con l’iscrizione manoscritta: «B.ti Francesco Ruger d.° il Per». Inv. 1956 n. C-2. 9 x 14 cm.
n. 17. Etichetta a stampa: «Francesco Ruger detto il Per / in Cremona 16». Inv. 1956 n. C-2. 1.9 x 5.9 cm.
n. 18. Etichetta a stampa: «Francesco Ruger detto il Per / in Cremona 16». Inv. 1956 n. C-2. 2 x 6.3 cm.
n. 19. Etichetta a stampa: «Francesco Ruger detto il Per / in Cremona 1681». Ha incollata l’etichetta dell’inventario 1956, n. C-2. 1.9 x 6.7 cm.
n. 20. Foglietto di carta usato come involto con l’iscrizione manoscritta: «1687 / Big. Orige di Franco Ruger d. il Per». 7 x 9.5 cm.
n. 21. Etichetta a stampa: «Francesco Ruger detto il Per / in Cremona 1687». Inv. 1956 n. C-2. 1.6 x 5.7.
n. 22. Etichetta a stampa: «Jo. Bap. Rogerius Bon: Nicolai Amati de Cremo- / na alumnus Brixiae fecit Anno Domini. 16». Ha incollata l’etichetta dell’inv. 1956, n. C-I. 2 x 9.2 cm.
n. 23. Etichetta a stampa: «Jo. Bap. Rogerius Bon: Nicolai Amati de Cremo- / na alumnus Brixiae fecit Anno Domini. 16». Inv. 1956 n. C-I. 1.2 x 9 cm.
n. 24. Etichetta a stampa: «Jo. Bap. Rogerius Bon: Nicolai Amati de Cremo- / na alumnus Brixiae fecit Anno Domini. 16». Inv. 1956 n. C-I. 1.7 x 9.2 cm.
n. 25. Etichetta a stampa: «Jo. Bap. Rogerius Bon: Nicolai Amati de Cremo- / na alumnus Brixiae fecit Anno Domini. 16». Inv. 1956 n. C-I. 2.2 x 9.1 cm.
n. 26. Etichetta a stampa: «Jo. Bap. Rogerius Bon: Nicolai Amati de Cremo- / na alumnus Brixiae fecit Anno Domini. 16». Inv. 1956 n. C-I. 1.5 x 8.3 cm.
n. 27. Foglietto di carta con le iscrizioni manoscritte: (dritto) «Dominicus Montagnana / Sub Signum Cremone / Venetie 1733»; (rovescio) «Snaider in Pavia / Fabricatore de Violini». Ha incollata l’etichetta dell’inv. 1956, n. E-E, dov’è registrato come: «Etichetta Domenico Montagnana». 5.1 x 13.3 cm.
n. 28. Foglio di carta usato come involto con incollata un’etichetta blu col n. 39 e che ha l’iscrizione manoscritta: Biglietti Originali / del Gion Batta Guadagnini / de diversi paesi ove fabricò in= / =stromenti; ed alcuni p. le ris- / =staurazioni, e x i Coperchj che / faceva. 26.5 x 17.5 cm.
nn. 29-32. Quattro etichette con l’iscrizione a stampa: «Revisum, emendatum, / atque operculo munitum a me / Joanne Baptista Guadagnini / C. S. R. Parmae 17». Su una di esse è incollata l’etichetta dell’inv. 1956 n. A-A, a cui corrisponde la seguente descrizione: «N. 149 Etichette Guadagnini». Larg. testo 6.8 cm.
nn. 33, 34. Due etichette con l’iscrizione a stampa: «Joanne Baptista Guadagnini / C . S. R. Parmae 17». Larg. testo 7 cm.
n. 35, 36. Due etichette con l’iscrizione a stampa: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Parmae 17», una con data 1758 e timbro. Larg. testo 7.8 cm.
n. 37. Un’etichetta con l’iscrizione a stampa: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Placentiae 17». Larg. testo 7.2 cm.
n. 38. Un’etichetta con l’iscrizione a stampa: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Mediolani 17». Larg. testo 7.3 cm.
n. 39. Un foglietto di carta con stampate due etichette con le iscrizioni: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Parmae 17» / «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Placentiae 17». Larg. testo 7.2 cm.
nn. 40-42. Tre foglietti di carta con stampate due etichette per ognuno con le iscrizioni: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Placentiae 17» / «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Mediolani 17». Larg. testo 7.3 cm.
nn. 43-69. Ventisette foglietti di carta con stampate tre etichette per ciascuno con le iscrizioni: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Parmae 17» / «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Placentiae 17» / «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Mediolani 17». Larg. testo 7.3 cm.
nn. 70-77. Otto foglietti di carta con stampate complessivamente ventidue etichette con l’iscrizione: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Taurini.» (con timbro). Larg. testo 5.6 cm.
n. 78. Un’etichetta a stampa con l’iscrizione: «Joanne Baptista Guadagnini / Cremonensis fecit Taurini / 1776 (ms)» (con timbro). 2.9 x 5.9 cm.
n. 79-84. Nove etichette a stampa (4 su due foglietti) con l’iscrizione: «Jo: Bap: Guadagnini / Cremonen: fecit / Taurini directione D. I. A. Cotii / Typis Antonii Stradivari 177» (con timbro). Larg. testo 6.4 cm.
n. 85-89. Sette etichette a stampa (4 su due foglietti) con l’iscrizione: «Jo: Bap: Guadagnini / Cremonen: fecit / Taurini directione D. I. A. Cotii / Typis Andreae Guarneri 177» (con timbro). Larg. testo 6.4 cm.
(L’inventario del 1956 indicava 149 etichette J. B. Guadagnini, ma nei “Ms. Cozio 94” ne risultano oggi 138 e, non trovandone elencate negli inventari del Museo, ne risultano pertanto 11 in meno).
n. 90. Due etichette, stampate su un foglietto di carta, con l’iscrizione: «IGNATIUS MARTINI FECIT TAURINI / SUB SIGNO S. CECILIAE. ANNO DOMINI 17». Ha incollata l’etichetta dell’inventario del 1956, n. F-F. 5.2 x 8.4 cm.
n. 91. Foglio di carta usato come involto con l’iscrizione manoscritta: «Biglietti diversi». Ha incollata l’etichetta ovale ante 1900 con il n. 26 ( o 96). 36 x 22.8 cm.
n. 92. Foglio di carta con le iscrizioni manoscritte: (dritto) «Biglietto del Gaestano / Sta Giuliana Viol° in Vicenza.»; (verso) «Opus Magistri Baptistae Tarasini. Anno à mundi salute MDLXXXIX. die vigesima Augusti - / 1807. B.to in Viola da Gamba che usa lo Sturioni / pasabile = il Lavoro è come quello / del gaspare da Salò o di Magini / e così Le f poco più grandi nella ponta, che / infine, ma quasi a ... ». 11 x 15 cm.
n. 93. Etichetta in cartoncino di forma trapezoidale con l’iscrizione manoscritta: «Gaetano Santagiuliana / Vicentino Restauravi / Anno 1803» Ha incollata l’etichetta dell’Inventario 1956, n. C-3. 2.7 x 8.2 cm.
n. 94. Foglietto di carta stampata relativo alla convocazione della Compagnia della Madonna del Riscatto di S. Vincenzo (Gregori 1985 II). 4.6 x 11 cm.
n. 95. Etichetta rettangolare con, all’interno d’una cornice, l’iscrizione a stampa: «FRANCESCO MANTEGAZZA / ACOMODATORE D'OGNI SORTA / DI ISTROMENTI D'ARCO / Abita nella Contrada de Meravigli / al N. 2397. al primo piano». Ha incollata l’etichetta dell’inventario 1956 n. C-4. 9.6 x 12.9 cm.
n. 96. Etichetta rettangolare con, all’interno d’una cornice, l’iscrizione a stampa : «FRANCESCO FERRARI / INCORDATORE DI CEMBALI / GLI ACCOMODA, E FABBRICA / ABITA IN MILANO / Nella Contrada di S. Mattia alla Moneta / al N. 3137. / Ricapito al Parrucchiere in Casa Calvi / al Bocchetto.»; nel bordo superiore ha una iscrizione manoscritta poco leggibile: «1822. 8bre ... cap. ... fasini .. 0,». Ha incollata l’etichetta dell’inventario 1956, n. C-5. 8.8 x 11.4 cm.
n. 97. Etichetta a stampa con, all’interno d’una cornice, l’iscrizione: «TOMMASO SACCHI / E FIGLIO / FABBRICATORE DI BOTTONI / IN MILANO / Contrada di S. Redegonda / num. 987.»; sul rovescio ha le seguenti iscrizioni manoscritte: «Joseph Guarnerius Andrea Nepos / fecit Cremonae 1727 / fag. di fondo intiero ... ... / cop° .. bello, manico B.lo, / vernice ...», (rovesciate all'estremità opposta): «Altro V° del 1711 B° contornato di vignetta / Cavaliere grandiz..» / «Philippus Zanobonus / in Civit. Cremonaea». Ha incollata l’etichetta dell’inventario 1956, n. C-6, dove è registrato come: «N. 1. Etichetta Tommaso Pacelli –». 7.5 x 10.2 cm.
n. 98. Foglio di carta usato come involto con le iscrizioni manoscritte: (sopra a sn) «Brescia / Violoncello» / (rovesciata a ds) «6. Luglio 1806 / Scrittoli da MIlano / et averne li ulteriori / connotati, e ribapodi / prezzo dei mi 20: che / pretende; e mi dia ... porta qui.»; (sotto) «1806 - Giugno / Misure del Violoncello che dimande / z mi 35. / di - Guarnieri tenuto dal / pietro ambrosi moletta via / Brescia in faccia a casa archetti / Bachetta Dice che val poco e che sia / del figlio d'andrea, e che si costa solo pezzo». Ha incollata l’etichetta dell’inv. 1956, n. 248. 24.8 x 18.4 cm.
n. 99. Foglietto di carta con l’iscrizione manoscritta: «Pietro Ambrosi / Moletta - in faccia a casa Archetti»; in alto ha la nota manoscritta: «Scrittura del Sr Alessandro Delfini / Detto Brescianino». Ha incollata l’etichetta dell’inventario 1956, n. C-7, corrispondente alla seguente descrizione: «N. 2 fogli, di carta con scritti». 3 x 11.5 cm.
n. 100. Cartelletta di cartone grezzo con iscrizioni manoscritte: «Lettere e Memorie / in / Corso / Memorie Ex violini»; in altra grafia recente, a matita: «Modelli / FF». Etichetta inv. 1956, n. 274. 28.9 x 20 cm.
n. 101. Forma di violino con l’iscrizione manoscritta: «Modello dell' Corpo naturale del Violino / di Andrea Guarneri cioè delle fascie, e non / del fondo in tatto, come dissi _ _». 35.3 x 20.2 cm.
n. 102. Foglio di carta usato come cartella con l’iscrizione manoscritta: «1809. / Estratti de Stromenti Da Corde / de primari Autori». 27 x 18.7 cm.
n. 103. Disegno del petto di violino con rilievo delle ff a pressione, con le iscrizioni manoscritte: «Pianta delle ff prese dal petto d'ottone di modello del Nicolao Amati / Sinistra – Destra». 18.5 x 24.4 cm.
n. 104. Disegno del petto di violino con rilievo delle ff a pressione, con le iscrizioni manoscritte: «Milano / 1805: 2: 8bre / Petto del Violino del / Giacomo Stainer del / 1651 app.to al S. Ciani / che era del Generale Clerici». 19.3 x 25.3 cm.
n. 105. Disegno del petto di violino con rilievo delle ff a pressione, con le seguenti iscrizioni manoscritte: (fronte) «Andrea Guarneri del 1690: app.to al giov. Gavioli»; (retro) «Milano 1805 14 7bre. Petto del Violino del 1690 di Andrea Guarneri app.te al Negoziante Gio. Gavigli di Forma mezzana molto come dissegno in foglio a parte. molto elevato nelle Curve del fondo, e Coperchio, ora anche col manico di d.° Autore. fondo con due pezzi male rapportati uno assai Largo sotto il C. Sinistro, e l'altro sopra il C. Destro, Cop.° diversa il Catena dell'autore, ben lavorato, e ben profilato: bene ne contrafascj, sottile però assai in mezzo al fondo per cui la voce è troppo grossa di gosso. Notari che li seguenti ff sono assai più grandi de Violini d'esso autore prima fatti, dal 1680 circa, e quelli di primo li facea ad inmitaz.e di Amati Nicolao, e cosi anche per le Curve e cori pare che per questo Violino abbia voluto inmitare lo Stainer Giacomo. La viola di esso Guarneri del 1690 che ha il S. Seg.° Federico Sirone di Milano è uguale nelle curve ad esso q.to Violino». 37.2 x 24.4 cm.
n. 106. Disegno del petto di violino con rilievo delle ff a pressione, con la seguente iscrizione manoscritta: «Violino di Joseph Guarnerius del jesus / 1641/ intatto / 1804: 22: agosto Milano»; e altre iscrizioni relative a misure; sul verso ha manoscritte indicazioni per numerose misure. 20.5 x 18.7 cm.
n. 107. Disegno del petto d’un violino con due ff a pressione e la seguente iscrizione manoscritta: «Milano 1803: C 4. Luglio / Levata dal V° di Pietro Guarnerio del 1709 in Mantova / app.to al Citt.° Liberini di amico del C° Carli / e qta presa sul coperchio e così sulla curvità di esso, e / vedi la descrize in nota a parte di / questa figura è sulla magior Larghezza compa - / il Bordo la curva; e li segni ponteggiati indicano le / misure prese sopra col compasso». 20.2 x 23.5 cm.
n. 108. Disegno del petto d’un violino con due ff a pressione e la seguente iscrizione manoscritta: «1805: 7bre 30: / Disegno del / petto del mio / Violino assai bello / di giuseppe Guarneri / figlio di andrea / del 1707: ... / in pianta unita / sinistro / destro». 24.4 x 18.6 cm.
n. 109. Disegno di metà del petto di violoncello con rilievo d’una f a pressione e la seguente iscrizione manoscritta: «1804. 29 Marzo Milano / Disegno del f e C destro estratte / dal Cop.° del Violoncello d'Amatis / del prep.to Ghiringhello stato ristretto / dai Mantegazza, col manico di / Guarnerio belliss.o qto violoncello e assai buono e forse con pancia a come ristretta assai / dopo le ff, per esser state anche ristrette in mezzo le C non sono stati ... / La vernice è rossiccia ove ... come quella de violoncelli del grancino il vecchio / q... e de più belli e il ... è come ... più bello del 1647». 37.8 x 24.9 cm.
n. 110. Foglio di carta con l’iscrizione manoscritta: «Disegni del fu celebre Ant.° Stradivari / per piantare Li occhietti delli sfori osiasi ff per diverse delle sue forme da Violini». 8.9 x 25.1 cm.
n. 111. Foglietto di carta con il disegno di due piccole ff di violino, una traforata. 9 x 9.4 cm.
n. 112. Striscia di carta con incollata l’etichetta dell’inventario del 1956 col n. 250, che ha sul dritto la seguente iscrizione: «1856. 30. Aprile Milano Misura unita alla Lettera del Sig.r Alessandro Delfino / La totale longezza di q.a carta è la totale longhezza del corpo della Viola che si dice d'amati sana, e bella e buona. Le misure retro ... sono le altre misure di ... Viola» / «1806: 27: Mag. il ... Bas ... gli da lui per 60 ... che fanno L. 413:15: -»; altre iscrizioni di misure sul rovescio. Lungh. 46 cm.
n. 113. Striscia di carta (rotta in due parti) con incollata l’etichetta 1956, n. 251. Sul verso ha l’iscrizione manoscritta: «Largheza». Lungh. 35 cm.
n. 114. Striscia di carta con incollata l’etichetta 1956, n. 252, e l’iscrizione manoscritta: «larghesa superiore». Lungh. 43 cm.
n. 115. Striscia di carta con incollata l’etichetta 1956, n. 253, e l’iscrizione manoscritta: «tutta longhesa». Lungh. 73.5 cm.
n. 116. Foglio di carta bianca usato come camicia con l’iscrizione manoscritta: «Violini / depositati in Milano / già appartenenti al / Sigr C.te Cozio -». 30.6 x 21 cm.
n. 117. Foglio di carta bianca usato come camicia con l’iscrizione manoscritta: «Notizie prese da giovanni mezzaluna, Cremona, Mantova, Lodi, Pavia, …. Mese Marzo 1776. Spese fattesi». 25.7 x 35.5 cm.
n. 118. Foglio di carta bianca usato come camicia con le iscrizioni manoscritte: (sn) «Segue sopra / violino»; (ctr) «somme retro»; (ds) «Estimo – Lu.. 91». 20.5 x 30 cm.
n. 119. Foglietto di carta stampata relativo alla convocazione della “Compagnia dei Cento del Santissimo Sacramento” in S. Luca, per il 1721. Sul verso ha l’iscrizione manoscritta: «Omobono Stradivari» (Gregori 1985 II). 8.7 x 14 cm.
n. 120. Foglietto di carta stampata relativo alla convocazione della Compagnia delli Cento del Santissimo Sacramento in S. Luca, per il 1722. Sul verso ha l’iscrizione manoscritta: «Sig. Homobono Stradivari» (Gregori 1985 II). 8.9 x 14.7 cm.
Gli oggetti provenienti dalla bottega di Enrico Ceruti, descritti utilizzando le diciture della “Rubrica Y a) Liutai” conservata al Museo civico e, fra parentesi […], quelle a volte più precise d’una serie di schedine manoscritte conservate nello stesso Museo, sono:
n. 121. Etichetta Rubr. Y a) n. 175, che corrisponde alla descrizione inventariale: «Modello in carta bianca per corpo di violino – con scritto “Stradivario”». 36.3 x 20.7 cm.
n. 122 – Etichetta Rubr. Y a) 182, che corrisponde alla descrizione inventariale: «Foglio di carta gregia (sic) in cui sono segnate a matita / a) su una faccia un modello f / corpo violoncello, di un f di contra= / basso e di un violino - / b) dall’alto un modello di corpo di violoncello con scritto / Giov.an Batista Rugeri». 91.1 x 54.7 cm.
n. 123. Etichetta Rubr. Y a) 183, che corrisponde alla descrizione inventariale: «Foglio di carta greggia in cui / sono segnati / a) da un lato il corpo di un violon / cello a matita e traforato / con scritto, pure a matita: Stradivari / b) due diversi contorni di corpi di / violoncello, intrecciati, l’uno all’altro / e colla scritta a matita: Guarnegri / Guarnegi». 105 x 63.7 cm.
n. 124. Etichetta Rubr. Y a) 195, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(195-203) - Modelli disegnati in carta per / corpo di violino [Due pezzi di carta greggia / incollati insieme portanti / a matita il disegno del corpo / di un violino]». 38.6 x 23.
n. 125. Etichetta Rubr. Y a) 196, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(195-203) - Modelli disegnati in carta per / corpo di violino [Foglio di carta bianca / in cui è segnato a matita / il modello di corpo di violino]». 46.6 x 33.
n. 126. Etichetta Rubr. Y a) 198, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(195-203) - Modelli disegnati in carta per / corpo di violino [Modello in carta bianca per / corpo di violino]». 34.4 x 19.4 cm.
n. 127. Etichetta Rubr. Y a) 202, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(195-203) - Modelli disegnati in carta per / corpo di violino [Foglietto di carta greggia / in cui, a matita, è segnato il corpo d’un / violino]». 40 x 29.3 cm.
n. 128. Etichetta Rubr. Y a) 249, che corrisponde alla descrizione inventariale: «N.° 2 modelli disegnati in carta bianca per corpo / di viola [Foglio carta bianca in cui è disegnato a matita il / corpo di una viola / con scritto: altezza della fa= / scia superiore, a penna, e altezza della fascia di sotto, a matita]». 45.7 x 31.2 cm.
n. 129. Etichetta Rubr. Y a) 250, che corrisponde alla descrizione inventariale: N.° 2 modelli disegnati in carta bianca per corpo / di viola [Foglio di carta bianca in / cui è segnato a matita / il corpo di una / viola]. 48.8 x 33 cm.
n. 130. Etichetta Rubr. Y a) 258, che corrisponde alla descrizione inventariale: «Modello in carta greggia per corpo di / violoncello». 75.6 x 42.7 cm.
n. 131. Etichetta Rubr. Y a) 259, che corrisponde alla descrizione inventariale: «Modello disegnato in carta per violoncello [Foglio carta azzurra in cui / è segnato su ognuna delle due / faccie (sic), un corpo di violoncello], sulla faccia a ha l’iscrizione a matita: Ceruti Enrico». 81.6 x 59 cm.
n. 132. Etichetta Rubr. Y a) 265, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(262-66) - N.° 5 modelli disegnati e traforati in carta per f di violoncello [Foglietto di carta verdognola / (copertina di un opera Don Chisciotte) su cui sono segnate a matita due ff di violoncello]».
Si tratta della copertina del libro: «L’ingegnoso idalgo Don Chisciotte della Mancia tradotto da Bartolomeo Gamba ora riveduto dal Francesco Ambrosoli», Milano, Edizioni Andrea Ubicini, 1861. 37 x 16 cm.
n. 133. Etichetta Rubr. Y a) 274, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(274-277) - N.° 3 modelli intagliati in carta per / corpo di contrabasso (sic) [Modello, in carta sottile color crema, di metà corpo di un contrabbasso]». 107 x 32.5.
n. 134. Etichetta Rubr. Y a) 275, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(274-77) - N.° 3 modelli intagliati in carta per / corpo di contrabasso (sic) [Modello, in varie carte (fra cui una di giornale) cucite insieme / per corpo di contrabbasso]». Su un frammento nel lobo sinistro è scritto: «per memoria». Sul dritto del disegnate le due ff di risonanza. 174 x 62 cm.
n. 135. Etichetta Rubr. Y a) 276, che corrisponde alla descrizione inventariale: «(274-277) - N.° 3 modelli intagliati in carta per / corpo di contrabasso (sic) [Modello in carta greggia per / corpo di contrabbasso, colle f rispettive]». 105 x 64 cm.
Oggetti d’altra provenienza:
n. 136. Cartolina postale ritraente Aristide Cavalli nella sua Bottega. 14.1 x 9.5 cm. E’ Conservata in una busta arancione con l’intestazione della Scuola di Paleografia Musicale di Cremona e l’iscrizione manocritta: «Alla Scuola di Liuteria / da parte delle Sigg.re Sorelle Maria Dilda Marenghi e Fulvia Marenghi»
n. 137. Foglietto di carta vergatina con il disegno a graffite di una f di violino e l'iscrizione manoscritta (forse di Cozio di Salabue): "f del mio / andrea guarneri / piccolo". 17.2 x 13 cm.
n. 138. Foglio di carta vergatina (piegato in due e mancante di un ottavo) con disegnato sul dritto a graffite un ponticello di violoncello (?) di foggia ottocentesca. 20.8 x 30.8 cm.
Gianpaolo Gregori
Febbraio 2015