In parte a stampa e in parte manoscritte (attribuite a Omobono Stradivari) con il testo seguente: 'Adì (ms: Primo Febraro i723:) / Si è accettato (ms: Antonio Nichil: V[icinan]za S[an]to Donato:) / nella Ven[erabile] Comp[agnia] del Suffragio, sotto l'altiss[imo] / Patrocinio della B[eata] V[ergine] M[aria] Assonta, formata / l'anno 1713., ed eretta nel 1717. nella Chiesa / di S[an]ta Elisabetta in Vicinanza S. Sepolcro della / ...'
I due scheletri coronati con falce e clessidra rappresentano la Morte. L'immagine centrale raffigura probabilmente la pala dell'altare di patronato della Compagnia del Suffragio nella chiesa di Santa Elisabetta e rappresenta la Madonna Assunta con sotto, fra le fiamme, le anime purganti alle quali erano dirette le preghiere dei membri della compagnia.
16.2 x 21.9 cm
Cremona, Museo del Violino
MS 837
Deposito perpetuo di Giuseppe Fiorini, 1930
Francesco Stradivari 1737; Paolo Stradivari 1743; Ignazio Alessandro Cozio Conte di Salabue 1775; Matilde Cozio Contessa di Salabue 1840; Marchese Giuseppe Rolando Dalla Valle; Paola vedova Dalla Valle; Giuseppe Fiorini 1920, Comune di Cremona 1930
Nel 1930 il conservatore del Museo Civico di Cremona, don Illemo Camelli, ritenne che Stradivari si fosse scelto lo pseudonimo Nichil [Niente] per umiltà; ricerche effettuate in seguito hanno accertato invece che Antonio Nichil fu persona esistita veramente, abitante a Cremona nella parrocchia soppressa di S. Donato.