Entrò a 12 anni come garzone nell'Officina Claudio Monteverdi, allievo di Luigi Digiuni, e poi si perfezionò a Fiume, dove lavorò alcuni anni sotto la direzione di Francesco Kresnik, producendo un centinaio di violini, tre viole e un violoncello. Nel 1937 risiedeva a Cremona, in viale Regina Margherita, e partecipò alla Mostra concorso di liuteria del Bicentenario stradivariano e nel 1938 alla Mostra internazionale di Berlino, dove fu scelto per mostrare il lavoro del liutaio nella ricostruita bottega di Stradivari. Fu il primo docente di laboratorio della Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, dopo il rifiuto di Simeone Sacconi. Morì a Piacenza mentre svolgeva il servizio militare durante la seconda guerra mondiale.