È stato il capostipite della dinastia di liutai napoletani.
La tesi che sarebbe stato allievo di Stradivari a Cremona è discussa, ma una conferma parrebbe dare il viaggio di Omobono Stradivari a Napoli, citato con disappunto da Antonio Stradivari nel suo testamento del 1728.
Secondo la tradizione sarebbe tornato a Napoli nel 1695, dove avrebbe iniziato la sua produzione di strumenti riuscendo a coinvolgere nell'attività anche i figli Gennaro e Nicola.
Esemplari autentici dei suoi strumenti sono piuttosto rari da trovare in buone condizioni; ma sono comunque sopravvissuti violini, viole, violoncelli.