Figlio di Pietro Andrea, residente a Roma dal 1920, si dice abbia iniziato a lavorare nel 1935 per puntiglio. Sorta una polemica di stampa sull'esigenza o meno di un segreto del violino, egli, abile intagliatore, si mise a costruire violini la cui tavola, però, non è interamente scavata con le sgorbie. Brevettò nel 1946 il suo sistema, che consiste nel flettere con le mani - senza ausilio di mezzi meccanici, termici o chimici - la tavola armonica per ottenere l'arcatura longitudinale, che influirebbe favorevolmente sulla dolcezza e sulla prontezza dello strumento. Quando nel 1946 rivelò il suo procedimento in una conferenza tenuta al teatro Ponchielli di Cremona, suscitò grande scalpore. Nel 1947 istituì a Salò (BS) una bottega scuola per la produzione di strumenti col suo sistema. Costruì pochi strumenti e si dedicò a ricerche sui legni e all'acustica.