Traferitosi a Cremona col padre, di cui ha seguito le orme come scultore di professione, è stato amico di Digiuni, Schiavi e Tatar. Si è dedicato alla liuteria dal 1929 costruendo pochi strumenti ispirati alla scuola classica cremonese. Ha tenuto corsi di intaglio ligneo presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, dove ha eseguito il calco delle sculture dell'arpa di Stradivari del 1681, iniziando a scolpirne la mensola lasciata incompiuta. A lui si deve anche la decorazione scultorea della copia d'un piccolo organo positivo rinascimentale conservato nel Museo della Scuola internazionale di Liuteria di Cremona.