Dei quattro figli di Francesco Bissolotti, Tiziano è stato quello che, fin dalla tenera età, ha espresso un precoce talento per la liuteria e per l'intaglio. A dieci anni si divertiva ad intagliare piccoli oggetti utilizzando, già con una certa maestria, tutte le sgorbie della bottega del padre. Iniziò lo studio del pianoforte, sotto la guida del liutaio polacco Ian Kudanowski, allievo del padre e pianista diplomato al conservatorio di Vardavia, palesando una certa attitudine, ma l’abbandonò per la sua incostanza negli studi. Nel 1974 s’iscrisse alla Scuola Internazionale di Liuteria che frequentò per tre anni senza diplomarsi, preferendo lavorare nella bottega di famiglia dedicandosi alla costruzione di violini, viole, violoncelli e contrabbassi e specializzandosi anche nella realizzazione di chitarre classiche d’un modello da lui ideate. Negli anni 1983-84 si trasferì a Parigi presso la bottega del liutaio e restauratore Renè Quenoil, dove si dedicò alle montature, in special modo del violoncello, dopo di che ritornò nel laboratorio paterno dove, con alterne vicissitudini, lavorò fino alla sua morte. Si presume abbia costruito circa cento strumenti.